A chi ci rivolgiamo
L’ASSOCIAZIONE DOWN DADI si rivolge alle singole persone, ai gruppi e alle organizzazioni della società civile che credono nell’inclusione e nella valorizzazione delle differenze, incluse quelle di natura intellettiva e relazionale.
Interlocutori privilegiati dell’Associazione sono le Istituzioni pubbliche che hanno il compito di garantire i diritti di tutte le persone, incluse quelle con disabilità intellettiva, e le realtà associative e gli organismi sociali che perseguono le medesime finalità.
Ogni azione dell’Associazione è ispirata ai principi sanciti dalle leggi che promuovono e tutelano i diritti delle persone con disabilità.
La giornata internazionale delle persone con disabilità è stata proclamata nel 1981 e ricorre il 3 dicembre di ogni anno allo scopo di promuovere i diritti e il benessere delle persone disabili.
Articolo 2 della Costituzione
L'articolo 2 della Costituzione può porsi a fondamento della tutela della disabilità nella parte in cui dispone che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e lo fa a prescindere dalle condizioni personali, sociali e di salute dell'individuo.
Articolo 3 della Costituzione
L'articolo 3 della Costituzione sostiene la disabilità affermando che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" ed "E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana".
Articolo 32 della Costituzione
L'articolo 32 della Costituzione sancisce che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività".
La Convenzione delle Nazioni Unite
Con la Legge 3 marzo 2009, n. 18 il Parlamento ha autorizzato la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, e sottoscritta dall'Italia il 30 marzo 2007.
La Convenzione rappresenta un importante risultato raggiunto dalla comunità internazionale in quanto strumento internazionale vincolante per gli Stati Parti.
Nei suoi principi ispiratori la Convenzione promuove, protegge e assicura il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità. A tal fine, la condizione di disabilità viene ricondotta all'esistenza di barriere di varia natura che possono essere di ostacolo a quanti, portatori di minorazioni fisiche, mentali o sensoriali a lungo termine, hanno il diritto di partecipare in modo pieno ed effettivo alla società. Alla Convenzione si affianca un Protocollo opzionale, composto da 18 articoli, anch'esso sottoscritto e ratificato dall'Italia.
La Convenzione dispone che ogni Stato presenti un rapporto dettagliato sulle misure prese per adempiere ai propri obblighi e sui progressi conseguiti al riguardo. La legge italiana di ratifica della Convenzione ha contestualmente istituito l'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità che ha, tra gli altri, il compito di promuovere l'attuazione della Convenzione ed elaborare il rapporto dettagliato sulle misure adottate di cui all'art. 35 della stessa Convenzione, in raccordo con il Comitato Interministeriale dei Diritti Umani (CIDU).
La legge 104/1992
La legge 104/1992, pubblicata il 5 febbraio 1992, è la legge di riferimento per i diritti e l’assistenza delle persone con handicap. I destinatari principali sono le persone disabili ma anche le persone che li assistono, famigliari.