I principali ambiti di intervento sono:
la difesa dei diritti delle persone con disabilità intellettiva o con problemi relazionali o del comportamento;
la richiesta e la verifica della “presa-in-carico” da parte dei servizi socio-sanitari e scolastici;
l’attenzione alla salute e alla qualità della vita, attraverso la divulgazione della ricerca scientifica e la promozione di percorsi riabilitativi innovativi, che puntano sulla vita attiva e sul raggiungimento di livelli sempre più alti di indipendenza;
la diffusione della cultura dell’inclusione attraverso il coinvolgimento della società civile e delle istituzioni, l’organizzazione e la promozione di convegni pubblici, il lavoro in rete con altre associazioni che si occupano di persone fragili e che lavorano per garantire i diritti di tutte le persone;
la promozione dello sport quale fonte e motore di inclusione sociale e rispetto dell’altro.
I principali bisogni espressi dalle famiglie sono:
- la riabilitazione fin dai primi anni di vita (neuropsicomotricità, logopedia, potenziamento cognitivo);
- il sostegno alle famiglie tramite percorsi individuali e di counselling;
- i percorsi di autonomia a partire dalla scuola secondaria di primo grado;
- le attività educative/ricreative (ballo, teatro, escursioni, centri estivi, sport);
- l’avviamento al lavoro;
- l’accompagnamento all’autonomia abitativa.